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Stasera alle 19 (le 3 di notte in Italia, ndr) a Denver, in Colorado, ci sarà il primo confronto televisivo tra il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il suo sfidante Mitt Romney. Un ping pong che incollerà al teleschermo milioni di americani, e non solo, visto che i sondaggi, ad oggi, danno i due sfidanti in perfetta parità. Ma per aiutare gli elettori a farsi un’idea su chi dei due sarebbe un miglior presidente, c’è anche un’infografica…
Il confronto tra il presidente in carica e lo sfidante è anzitutto un confronto personale, che passa per il cane (tutti i presidenti ne hanno uno), i libri scritti, il segno zodicale e il portafoglio. Poi si fa via via più serio e quando si comincia a parlare di carriera: da una parte c’è Obama, l’avvocato dei diritti civili, dall’altra Romney, l’uomo d’affari (professioni che li rendono facilmente identificabili con le rispettive culture politiche).
Segue un riassunto di ciò che hanno fatto nel precedente ruolo politico. Obama, come senatore dell’Illinois, ha puntato a riformare Welfare e sanità e a dare sussidi ai meno abbienti, Romney, da governatore del Michigan, a eliminare il deficit di bilancio e a creare un buon piano di previdenza privato.
La terza parte dell’infografica è dedicata a quattro questioni politiche di cui sicuramente si parlerà durante il confronto. Il primo è la sanità, con Obama, autore di una riforma che prevede assistenza sanitaria in parte gratuita ai meno abbienti e Romney che invece è favorevole alla sanità privata. Ecco allora i matrimoni tra persone dello stesso sesso, con Obama favorevole e Romney decisamente contrario. Entrambi i candidati, poi, si dicono pro-choice in fatto di aborto (la donna è libera di scegliere, ndr), ma Romney in passato la pensava diversamente. I due invece sono agli antipodi sulle tasse: Obama le vorrebbe aumentare ai più ricchi per aiutare chi ha meno, Romney abbassarle per permettere agli imprenditori di creare maggiori investimenti e posti di lavoro. Infine l’energia: Obama punta alle energie pulite, Romney invece, pur dicendosi preoccupato dal riscaldamento globale, ritiene che sia ora di smetterla di spendere soldi per ridurre le emissioni di Co2 e puntare all’indipendenza energetica degli Stati Uniti.
L’ultima parte dell’infografica è una cartina degli Usa con le proiezioni elettorali. Come si vede la maggior parte degli stati sembrano favorevoli a Romney: in realtà non è la quantità che vince, ma il numero di voti elettorali che ciascuno stato esprime (la California, per capirci, ne esprime 55, l’Alaska solo 3). E poi ci sono gli indecisi che come ogni elezione, da Kennedy in poi, sono destinati a fare la differenza. Ed è a loro, soprattutto, che si rivolgono i confronti televisivi.
Edited by Aniel-Chan - 13/10/2012, 02:23
