Un corpo morto che cade su sé stesso,
per la voglia di lasciare la fatica;
non c'è tristezza nei suoi occhi,
ma
Pace Ricercata.
La quiete del silenzio sibila sul prato
in cui giace, distesa, la maschera stanca.
Dolcemente, muti, i brividi sussurrano
sul viso, rapito da un pensiero latente:
melodia lontana, come brezza di mare...
Voglia di nuotare...
Riposa, dolce angelo caduto,
poggia la testa sul cuscino di pietra,
rilassa il corpo e resta immobile;
respira appena e godi del
Tempo Perduto,
perdendoti nel
Tuo Tempo;
ritrova te stesso senza paura di sbagliare,
perchè non vi è nulla di errato nel sognare...
Giusto un po',
SOGNARE...
link allegato:
Tirteo, il poeta della guerra